Cercasi partizione comprendente cose della medesima natura
La mancanza di un criterio universale di riconoscimento dell'opera d'arte crea insicurezza.
Naturalmente seguendo il processo logico che ha portato alla realizzazione di Sweet Home si possono ritrovare gli elementi che rendono plausibile l'appartenenza a questo insieme, ma tutto ciò non è persuasivo per chi ha la sola dimestichezza con regolamenti e definizioni di categorie.
Lo statuto artistico di un artefatto come Sweet Home sfugge a causa dei preconcetti legati alla funzione. L'opera d'arte non funziona e non serve a nulla se non per emozionare, fare riflettere o provocare.
Sweet Home, galleggia, si muove e si ferma, imbarca uomini e idee. È architettura ma senza fondamenta, è un natante ma senza motore e timone, è una scultura ma senza piedistallo e non da ultimo non è ovviamente unica e irripetibile.
Il suo potenziale movimento gestito solo dal fiume durante le sue esondazioni, lo spazio interno dell'artefatto con i suoi 34 metri quadri di calpestabilità sono elementi che sfuggono dallo status di opera d'arte, ma rientrano in categorie facilmente identificabili e di conseguenza normabili, quindi da controllare e gestire.
Siamo alla fine del mese di luglio con un caldo torrido e una siccità mai vista negli ultimi decenni.
Il Po è in secca, l'acqua del mare risale il fiume per molti chilometri distruggendo gli ecosistemi fluviali, le barche che sino all'inverno precedente galleggiavano attraccate all'argine sono a terra, in secca, inclinate su un lato, sul letto del fiume in prossimità degli argini cresce una fitta vegetazione.
La burocrazia sorda della segretaria comunale di Suzzara attacca l'opera d'arte con richieste urgenti e irrevocabili di certificazione: i requisiti di abitabilità, di galleggiamento e di ancoraggio della scultura.
L'opera potrebbe andare alla deriva, oppure affondare o addirittura ribaltarsi in presenza di ospiti al suo interno.
Una straordinaria confusione di ruoli e definizioni per un'opera che mimetizzandosi con il reale, in assenza di cornice o piedistallo, diventa un oggetto che perde ogni sua riconoscibilità convenzionale.
L'incerta natura dell'arte non è peraltro priva di vantaggi. Induce a sperimentare e a porsi continue domande. Gran parte dell'arte migliore rientra in un dibattito visivo vertente su ciò che è arte. (Rosemberg. La S-definizione dell'arte. trad. it di Vitta, M. Milano Feltrinelli, 1975, p.10)
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