Protecziun da la patria, 2018

Acciaio Cor-Ten
∅120 cm
In un mare chiuso, in una nazione neutrale

Protecziun da la patria è un’opera realizzata in occasione della mostra “Mutazioni in difesa della natura”, curata da Al Fadhil con Anna Radaelli e organizzata dal Municipio di Maroggia dal 9 settembre al 7 ottobre 2018.

Una mina nel Ceresio

La scultura galleggiante è una interpretazione di una mina navale, una grossa sfera munita di 22 urtanti collocati tra loro in posizione simmetrica. È una declinazione inoffensiva di un ordigno bellico in uso durante gli ultimi storici conflitti mondiali.
Il suo posizionamento in Svizzera, nazione neutrale e sede storica delle organizzazioni mondiali attive nella difesa della pace, solleva le controverse visioni contemporanee in merito alla difesa dell’integrità dei confini e le “libere” migrazioni degli uomini sulla Terra.
Da una prima superficiale percezione di allarme e pericolo si passa, dopo una più attenta osservazione, all'esorcizzazione del potenziale bellico a favore di una lettura antropomorfa ricollegabile alla rotondità della forma e al tranquillo beccheggio nel “mare chiuso”, il lago di Lugano.

Ispezione subacquea del sistema di ancoraggio al peso morto

Photo © Stefano Dondi

Protecziun da la patria, 2018

Acciaio Cor-Ten
∅120 cm
In un mare chiuso, in una nazione neutrale

Protecziun da la patria è un’opera realizzata in occasione della mostra “Mutazioni in difesa della natura”, curata da Al Fadhil con Anna Radaelli e organizzata dal Municipio di Maroggia dal 9 settembre al 7 ottobre 2018.

Una mina nel Ceresio

La scultura galleggiante è una interpretazione di una mina navale, una grossa sfera munita di 22 urtanti collocati tra loro in posizione simmetrica. È una declinazione inoffensiva di un ordigno bellico in uso durante gli ultimi storici conflitti mondiali.
Il suo posizionamento in Svizzera, nazione neutrale e sede storica delle organizzazioni mondiali attive nella difesa della pace, solleva le controverse visioni contemporanee in merito alla difesa dell’integrità dei confini e le “libere” migrazioni degli uomini sulla Terra.
Da una prima superficiale percezione di allarme e pericolo si passa, dopo una più attenta osservazione, all'esorcizzazione del potenziale bellico a favore di una lettura antropomorfa ricollegabile alla rotondità della forma e al tranquillo beccheggio nel “mare chiuso”, il lago di Lugano.

Courtesy Sigma Ingegneria, Italia

Lago di Lugano

Photo © Davide Fontana

Installazione a Bissone, 2022

Installazione a Bissone, 2022

Photo © Stefano Dondi
Photo © Stefano Dondi
Photo © Stefano Dondi

Massimiliano Monaco, artificiere subacqueo e fotografo

Photo © Davide Fontana
Photo © Susy Albieri

Ispezione subacquea del peso morto

Photo © Stefano Dondi
Un backstage collettivo sul lavoro di Umberto Cavenago che galleggia sul lago di Lugano. In molti hanno contribuito con le riprese. Videoforart ci ha messo il montaggio.
Postproduzione Videoforart.it

Particolare degli urtanti

Posa in acqua della zavorra

Ispezione subacquea del peso morto

Photo © Stefano Dondi

Posa in acqua

Prova di galleggiamento in acqua dolce prima della collocazione

Molo di Melano, Switzerland

Produzione dei lamierati in Cor-Ten

Produzione dei lamierati in Cor-Ten